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mercoledì, marzo 22, 2006

Incontro con il seggio

"Anche se vi considerate già grandi per far parte della commissione gioventù, anagraficamente molti di voi ci rientrano ancora, così abbiamo pensato di proporvi un’iniziativa che vi potrebbe piacere:

L’INCONTRO CON IL SEGGIO

Questo incontro avverrà Sabato 1 Aprile alle ore 18.00 (per una volta se un’andate in su non muore nessuno!).
Crediamo che possa essere l’occasione giusta per potervi togliere tutte quelle curiosità su chi sono i membri del seggio e cosa fanno. Per noi, quella di conoscere le vostre idee su quello che avete voglia di fare e, per quanto possibile, cercare di accontentarvi.
Dopo l’incontro vi offriremo l’aperitivo (senza esagerare…) e poi tutti a cena insieme (classica pizza del sabato alla Pania).
Parlatene un po’ tra voi… Sicuramente la vostra presenza ci farebbe molto piacere.
Comunque per qualsiasi richiesta, chiarimento, etc.. etc.. CONTATTATECI!!!!
GRAZIE
Roberta Mari, Chiara Pacciani, Ylenia Girolami"
Ieri si è svolto l'incontro. Anche se molti di noi non rientravano nei limiti di età della Commissione Gioventù, è stata un'occasione importante per parlare delle cose che non vanno per noi giovani e per fare proposte che possano migliorare le attività. Quindi mi pare giusto ringraziare il Seggio e la Commissione per averci dedicato il loro tempo e offerto questa oppotunità di parlare e confrontarci.

lunedì, marzo 13, 2006

Nicchio - Tartuca 3-0

La partita non si è svolta per la mancanza dei giocatori avversari e il Nicchio l'ha presa vinta a tavolino 3-0. Le tre reti sono state aggiunte ai goal del capitano.

sabato, marzo 11, 2006

Auguri a...Ringhio!!!

L'uomo è nato selvaggio e in lui vive sempre un istinto animale: quello di un mastino. Un bulldog. Un Ringhio. Egli, infatti, pur essendo il più piccolo del nostro gruppo si fa rispettare. Molti infatti sanno che i Duringoli non ci attaccano solo perché hanno paura che Cesarino si foghi a loro e conoscono benissimo il pericolo a cui andrebbero incontro. Ma Ringhio è molto famoso in tutto il mondo per aver prodotto una nota collezione di cappellini e magliette "Ringhio 8". Incredibilmente Ringhio è anche un noto campione di rugby,karate,pugilato e lotta greco romana. Infatti non tutti sono venuti a conoscere la verità sul famoso morso di Tyson: era stato infatti Cesarino che nei pochi attimi di secondi che separavano il fatto dalla conseguenza si è posto fra i due ed ha svolto il suo dovere di mastino, commuovendo Gennaro Gattuso presente in tribuna. Nessuno lo sa ma una volta è riuscito anche a mordere il naso della prof dopo un duro rimprovero immeritato e quando è arrivato dal preside gli spaccato un antichissimo vaso etrusco sul cranio ed "eroicamente" ha chiamato il 118 e scaraventato il malcapitato direttore sulla barella. Staccando la flebo con un calcio,Ringhio ha tentato di rianimare con la respirazione bocca a bocca il preside, ma involontariamente gli ha strappato un pezzo di lingua con i canini. Insomma Ringhio se ha fame mangia: non importa che sia un pezzo di bovino oppure il tuo stinco. L'importante è che tu sia mordibile.





Auguri a Cesare Bozzi detto Ringhio nato l'11/03/1992 che oggi compie 14 anni.

lunedì, marzo 06, 2006

Firenze: I Gufingoli si tingono ancora di più d'azzurro..


Firenze. Le bandiere sventolano spinte da un leggero soffio di vento. Lo stadio è gremito di persone che cantano unite tutte in un solo grande abbraccio l'inno di Mameli. Chissà cosa avrà pensato il focoso Goffredo quando ha visto l'Artemio Franchi di Firenze vestito a festa d'azzurro. E' un sogno che si avvera per 8 Gufingoli: vedere l'Italia dal vivo. I loro occhi brillavano alla vista di tutti i grandi campioni italiani. Del Piero, De Rossi, Gilardino, Buffon, Pirlo, Toni... Insomma era veramente un mondo parallelo per chi, fino a poco tempo fa, sognava per uno scatto di Emanuele Masini o Paolo Maffeis.


La partenza era prestabilita per le ore 18 e tutto si svolse come previsto. Due macchine, qualche chilometro e 10 biglietti nominativi, passapartout per entrare in un'altra realtà. Dinde, Citro, Ella e Ficus guidati da Fabino e Sbornia, Ghiacciolo, Panzer e Calia (a cui lo Space Runner ricordava il Bobbe) condotti a destinazione dal Moscino. Ore 19.30 i chioschi illuminano il vestibolo dello stadio e i panini rinforzano gli stomaci dei Gufingoli che sempre più emozionati, si dirigono verso la culla della Nazionale. Lo spettacolo è incredibile già all'entrata e al momento dell'inno italiano sembra di essere veramente in un film.

Qualche parolaio di troppo smorza l'emozione degli eroi con qualche "Andrea, convergi a Mauro!!!!" di troppo. Brivido dopo brivido il match arriva alla fine con il parziale di 4-1. Avevano segnato tutti quelli che i Gufingoli volevano vedere (a parte Barone) e per la gioia di quel rompicoglioni di dietro, era entrato anche "Fru Fru Pasqual". Il sogno era finito, e le macchine riportavano i loro eroi a casa. Il viaggio era finito. Ma i Gufingoli avevano scalato un altro gradino nell'alta scala della gloria.

giovedì, marzo 02, 2006

Auguri a...Calìa!!!

Forse qualcuno si ricorderà per caso la nascita del nome più modificato e cambiato di tutti i Gufingoli. Era la Fiera 2004 e al padiglione del Palio dei Barberi si potevano mandare i messaggi che poi venivano letti al microfono. Dopo aver mandato una delle tante missive virtuali, che conteneva un saluto da parte mia proprio al Calia (allora tutti lo chiamavano così), l'annunciatore (non ricordo il nome di quella persona) lesse la celeberrima frase: "Calìa portami via". E iniziò il tormentone. All'inizio Calìa odiava quella storpiatura, come quasi tutti che si sentono appioppare uno stupido soprannome per la prima volta. Poi piano piano il nome diventò orecchiabile e, dopo aver prodotto altre volte incredibili versioni del tipo "Celìa", "Celia", "Celib", "Celibe" fino a diventare "Belga", il Calia si ormai affezionato a quel nome così accentato, così particolare come è lui, ed è diventato una leggenda. Proprio la leggenda narra infatti che Calìa naque (o morì, secondo la sua particolare concezione della vita/morte) in Cina o in Giappone (neanche lui lo sa con precisione) in un perido ancestrale della storia del mondo, e venne addestrato sin dalla nascita alla pratica Samurai, dalla setta più antica nei paesi del Sol Levante. Questo, come sanno tutti, ha causato la sua morbosa passione per le armi e la fatica. Allenatosi nei bui monasteri tibetani, in seguito Calìa ha partecipato alla ricerca del Santo Graal insieme ai più coraggiosi templari, e alla creazione della setta degli Illuminati il primo maggio del 1776. Infine nell'epoca moderna, dopo aver fatto parte dell'esercito di Mao Tse Tung, è rinato (rimorto?) sottoforma di Gufingolo, come dice lui, per esserlo fino alla fine dell'eternità. A questo punto pare significativo citare una frase scritta in una delle sue magliette: "Nessuno mi sta dietro". E proprio vero! Già perché Calìa è proprio avanti, un vero uomo del futuro.
Robusto dal fisico impeccabile, instancabile corridore e forse, come sospettano molti, servo del demonio, Calìa conserva solo una grande ispirazione: diventare la Morte (sicuri che non lo sia già?). Tutti noi prima o poi abbiamo riso con le sue congetture strampalate e in apparenza bizzarre, ma mai stupide o infondate. Ci fa sorridere con le sue battute, la sua naturale spensieratezza e il suo innaturale pessimismo, e la voglia (ormai prossima di essere soddisfatta) delle macchine e dei motori. Calìa è il genere di uomo che correrebbe 5 ore al giorno pur di non andare mai a scuola, l'uomo onesto che dice le cose in faccia quando le persone se lo meritano, l'uomo che ha "four in this matter" (ammettiamolo, l'inglese non è il suo forte), l'uomo dalle mille straniere (possibilmente svedesi) e l'uomo che vedi con un coltello in mano puntato contro la sua sorella quando entri in casa sua. Insomma, Calìa è l'uomo dalle mille risorse, sempre pronto ad aiutarti quando ne hai bisogno. Un po' burbero, con il suo sguardo da "poliziotto americano" fa paura ai bambini, ma dentro il suo animo sappiamo tutti che Calìa è buono come il pane e non farebbe del male a una mosca. Quest'anno ci ha dilettato con le sue bellissime e fantastiche avventure epiche dei Gufingoli, sempre grazie al suo irresistibile umorismo. Cuoco fazioso provetto, ha organizzato il primo Gufingolo's day a casa sua con una indimenticabile braciata. Insomma, Calìa è di sicuro una pedina irremovibile dalla scacchiera dei Gufingoli, e, come disse una Ninfa, "Che mondo sarebbe senza Celìa???".

AUGURI AL GUFINGOLO GIACOMO CALIANI, NATO IL 1/3/1988, CHE OGGI COMPIE 18 ANNI

Nicchio - Chiocciola 6-2

La seconda partita del Nicchio vede come sua avversaria la Chiocciola. Giocatori tutti presenti, tranne Cesarino e Geppo, alle prese con una fastidiosa otite. Partita dove sono presenti molti dissapori soprattutto per quanto riguarda la tifoseria. Partono subito un po’ di provocazioni ma alla fine non succede nulla. L’arbitro è ancora Costantino, nonostante la Chiocciola avesse espressamente chiesto Riccucci come direttore di gara. Il match inizia con i soliti quindici minuti di ritardo. I titolari sono gli stessi della partita precedente, nonostante le molte incertezze dei due tecnici (Calia e Citro) e del capitano (Masi). Il Nicchio parte subito alla grande, con Tottino che cerca subito il goal. Al secondo minuto arriva la rete di Matteo che con un gran stop di petto controlla la palla e la spedisce nell’angolo della porta avversaria con una bordata, Nicchio in vantaggio. Ancora una volta i giocatori di mister Citro si dimostrano essere i migliori in campo e la partita sembra davvero a senso unico. A centrocampo Masi aiutato da Tottino fanno il lavoro più sporco a beneficio di Matteo che involontariamente si sposta più davanti. Dietro Panzer non concede quasi nulla, facendo innervosire gli attaccanti avversari. Nonostante tutto il suo talento, forse per la differenza fisica con il marcatore Pelosi, Tottino non riesce ad andare in goal ma è comunque una grossa spina nel fianco per gli avversari. L'ottimo Matteo mette a segno anche il goal del raddoppio, poi, dopo un contropiede arriva la rete della Chiocciola che accorcia le distanze; nell’azione del goal leggermente colpevole Panzer, e molto più colpevole Morandini che copre malissimo la porta. Citro decide di provare Nicola al posto di Panzer e sembra che sia la scelta giusta, perché Matteo va a segno un'altra volta prima della fine primo tempo, e la fisicità di Nicola è più che una sicurezza in difesa. Il secondo tempo non è molto diverso dal primo e Matteo mette a segno il suo quarto goal della partita, e poi viene sostituito. Al suo posto entra un Dinde molto concentrato che porta numerosi pericoli, manca però la loro finalizzazione. Durante tutta la partita i giocatori del Nicchio si sono dimostrati concentrati e soprattutto molto decisi nelle entrate, certe volte anche troppo. Infatti arriva la prima punizione pericolosa a favore della Chiocciola; Morandini sceglie stranamente di non volere la barriera (pagherà a caro prezzo questa scelta), mister Citro non fa in tempo ad urlare che la palla è già in rete. L’allenatore infuriato per il goal preso dà una bella strigliata ai ragazzi. Nessuno è riuscito a comprendere l’inspiegabile decisione del portiere. Citro decide che è arrivato il momento di reinserire Panzer e di far rifiatare il capitano Masi. Adesso il Nicchio si dispone con due centrali difensivi per mantenere il risultato. Nel frattempo Tottino cerca di andare molte volte in goal ma non ci riesce, la marcatura su di lui è molto stretta. Poi dopo aver mancato due occasioni, arriva il goal di Dinde, e la folla esplode in un grido di gioia. Mancano cinque minuti al termine della gara, Citro decide di inserire anche Tomotino al posto di Tottino che nonostante tutto ha fatto una buona partita, molto lavoro oscuro e assist a nastro. Inoltre Matteo, forse per scommessa, chiede di rientrare per le ultime due azioni. Citro non può dire di no al migliore in campo, e lo accontenta togliendo Nicola, ma solo per decisione tattica, in quanto il difensore ha disputato un’ottima gara. A due minuti dalla fine arriva anche il goal di Tomotino, su un bel tiro al volo, e questo è davvero il colpo di grazia che chiude la partita sul 6-2. Dopo la partita molti gli sfottò, negli spogliatoi sono volate anche offese tra tifosi e giocatori, ma poi tutto si è concluso per il meglio.
LE PAGELLE DI CALIA

Morandini - Una brutta partita la sua, deve ringraziare di essere supportato da una buona squadra e da avversari che portano poco il pericolo davanti alla sua porta; nel primo goal copre malissimo la porta, nel secondo non vuole la barriera e ne paga le conseguenze, bella la parata all’angolino allo scadere del seondo tempo. Come se non bastasse i suoi rinvii sono spesso imprecisi e troppo forti, sembra che ancora non abbia le misure del campo. Le cattive giornate capitano a tutti. VOTO 4.5

Panzer - Sicuramente la sua è una buona partita; nonostante gli attaccanti siano più agili di lui, se la cava benissimo. Si è distratto un po’ nel primo goal ma per il resto va molto bene. VOTO 6.5

Jacopo - Dal primo minuto si vede subito che è il capitano giusto, trascina la squadra sia in attacco che in difesa anche senza dire una parola; i complimenti sono arrivati anche dallo staff avversario. Non è però la giornata dei goal per lui, infatti insieme a Tottino fa il lavoro più oscuro che va a grande beneficio di tutta la squadra. VOTO 7

Matteo - Da subito si vede che è il migliore in campo; sono più i tiri che fa che i metri che corre. Ogni palla che tocca è oro colato ed un brivido per gli avversari. I goal che mette a segno sono quattro, e sarebbero stati di più se avesse giocato persino tutta la partita. Indispensabile. VOTO 9.5

Neri (Tottino) - Come al solito se la cava benissimo, ma nonostante ci provi non riesce ad andare in goal; anche lui è uno di quelli che si è sacrificato con compiti sporchi a beneficio per la squadra. VOTO 7

Giustarini - Già dalla seconda partita si è adattato alle dimensioni del campo e da quando entra in campo la pacchia finisce per gli avversari. Le palle alte sono tutte sue e ogni tanto si dimostra bravo nella fase offensiva. VOTO 7

Dinde - Anche in questa partita dimostra di avere molto cuore e molte volte si trova davanti porta. Riesce a segnare un goal ma se non fosse per un portiere fortunato ne metterebbe a segno di più. VOTO 7

Tomotino - Per le sue capacità se la cava abbastanza bene, riesce anche ad andare a segno e in altre occasioni ci va vicino. VOTO 7

mercoledì, marzo 01, 2006

Il primo Carnevale del Gufingolo

Pania. Un esercito di maschere si appresta a colorare la società: sono le ore 20.30.
Anche i Gufingoli si sono "trasformati" per una sera. Il tema è "coppie famose". Bizzarri e molto carini sono tutti i costumi. Eccoli schierati:




Dave e Ghiacciolo
Holly e Benjii


Panzer e Dinde
892 892



Bazza e Tomo
The Blues Brothers



Ella e Uccellino
Del Piero e Uccellino


Calia e Citro
Starsky e Hutch


La festa entra nel vivo con la ruota che sceglie i pasti casualmente. Ma qualcuno già si foga...




Qualcuno,trainato dall'alcool, comincia a sclerare...