I più grandi parlano di noi

Nella mailing list dei Quartingoli è apparso questo commento che è stato scritto da Emiliano Giustarini. Credo siano d'obbligo i ringraziamenti:

Scusate, ma dell’esistenza di un blog del genere solo ora diffondete notizia? Non l’ho potuto leggere se non molto velocemente, ma tanto mi è bastato perché mi colpisse.

Non so se in questa mailing list c’è qualche gufingolo, e non ho voglia di iscrivermi per postare un messaggio, ma ovviamente a loro che mi rivolgo.

Sì, perché devo fare a tutti loro i miei complimenti per questo spazio che hanno reso pubblico, con tutta l’invidia del caso…

Un diario, un racconto, uno romanzo “epico” di “donne, cavalieri, armi, amori, cortesie, e audaci imprese”, cantate non dal Poeta, ma più prosaicamente da coloro che vivono da protagonisti i propri 14, 15, 16, 17 anni.

La mia invidia è qui: non tanto nei 14, 15 ecc ecc anni, sebbene io abbia più che raddoppiato quella già di per sé invidiabile cifra, quanto piuttosto nel fermare tutti questi momenti nelle parole e nelle immagini, nella libidine di renderli condivisi a tutti, e in modo che tutti possono contribuire a farli nascere e crescere.

Noi – gli ormai morti e sepolti mezzingoli – di cose da raccontare ne avremmo avute, e sicuramente ne abbiamo ancora, ma ci è mancato il tempo, la voglia, e senza dubbio anche i mezzi per realizzare un diario del genere.

Ma avete idea di quante volte ci siamo detti “facciamo un libro con i racconti e le foto di quello che siamo stati e di quello che siamo diventati”? Noi siamo “nati” quando voi, e forse nemmeno tutti di voi, avete visto la luce; era il 1988,e quello è stato il nostro inizio. Voi siete una generazione informatizzata al 100%, noi no, e solo pochi potrebbero effettivamente contribuire a fare l’epica dei mezzingoli.

Per questo il vostro è un quaderno preziosissimo: fatelo vivere, non vi venga mai l’indolenza di pensare “tanto oggi ci scriverà qualcun altro”, ognuno ne faccia parte, come autore e come attore. Poi ne godrete tutti. E anche chi avrà il tempo e la fortuna di leggerlo.

Ciao a tutti,

EMILIANO